Strana la vita di questa donna , nata nella conformista Svizzera, poliglotta, mistica e guerriera, che a tutto rinuncia per << le mobili solitudini >> di un paesaggio dalle linee minacciosamente monotono, le dune bionde, i pesanti silenzi, il cielo dilatato : << qui tutto è immobile, non parlo, studio, scrivo>. La malia del paese la tiene prigioniera, lei che ama tanto la libertà : << Si, amo il Sahara, di un amore oscuro, misterioso, profondo, inspiegabile ma reale e indistruttibile >>
E la sua fu una morte stranissima : annegò, nell’ ottobre 1904, in una zona desertica, in seguito all’ improvvisa piena di un torrente, uno uadi, solitamente a secco. Il suo corpo riposa in terra d’Africa, nel piccolo cimitero mussulmano di Ain Sefra. Al momento della morte aveva 27 anni .