Chi crede che la fs debba ormai trattare sempre e soltanto di profondi problemi sociologici ecologici geopolitici biopsichici genetici fenomenologici eccetera, non legga questo romanzo. Chi invece apprezza ancora i viaggi e le avventure nelle abissali profondità del cosmo, s’imbarchi senz’altro col quartiermastro Torwald e il mozzo Kelly su “L’angelo dello Spazio”, una vecchia astronave da trasporto destinata a raggiungere una zona della Galassia dove nessuna flotta terrestre o extraterrestre aveva ancora mai osato avventurarsi.