Cronaca di una adolescenza, cioè una scoperta del mondo, dalla campagna d’Africa alla guerra, alla Resistenza, ad dopoguerra, nel trascorrere di stagioni e di affetti, durante gli anni più drammatici della storia italiana. Con un montaggio retrospettivo da film, passano rapidi in questa immaginaria autobiografia gli eventi di un passato ancora vivo nel ricordo di tutti. Milano, la periferia di Lambrate, un balcone sulla ferrovia….
Un viaggio di tredici ore in treno può salvare i rapporti in crisi tra nord e sud, tra padre fascista e figlio che si oppone e vuol capire, tra la fedeltà alla moglie e il tradimento degli ideali. Nel viaggio tra Milano e Foggia, dentro il buio della notte ma anche dell’esistenza giovanile e della società, si celebra il processo a una generazione che affollò acriticamente le piazze portando il Paese al baratro. Torna il romanzo di formazione scoperto da Elio Vittorini che così rivelò Castellaneta: una storia sul conflitto generazionale e sulla difficoltà di parlarsi e dirsi tutto quello che non si è mai voluto (o saputo) dire.
“Sorrise di nuovo, questa volta aperto e soddisfatto, e tornò con la schiena alla parete. Il viaggio era appena cominciato ed io ero già battuto. Mi chiedevo in che modo avrei passato tutte quelle ore con lui”