Un libro che è una critica alla donna borghese e allo stesso tempo un invito alla forza e alla speranza: «La porta si aprirà lentamente, e vedrò che cosa c’è dietro. C’è l’avvenire».
Monique ha sempre creduto nel suo matrimonio e nel suo ruolo di moglie: muoversi sicura per casa, gestire la vita familiare, provvedere agli altri con la certezza di essere necessaria. Ma è bastata una frase a far crollare ogni illusione: «C’è una donna». E se Monique è tradita dal marito, la madre di Philippe lo è dal figlio, che al progressismo materno preferisce lo spirito pratico e conservatore della moglie. Infine, Murielle: due matrimoni finiti male e il suicidio della figlia la condannano a una vita disperante che la rende cruda e volgare, astiosa verso il mondo e verso un Dio che forse non esiste. Tre racconti, tre donne, tre crisi. E un tema comune: la solitudine che si deve affrontare quando ogni certezza crolla ma che può anche essere il punto di partenza per un’analisi della propria esistenza e dei propri errori.