Secondo capitolo della storia di Archie Sheridan e della serial killer Gretchen Lowell (dopo “La ragazza dei corpi”).
Vengono approfonditi i caratteri e la psicologia dei personaggi e la storia si dipana con diversi colpi di scena che la rendono interessante e non scontata.
Come le cicatrici che porta sul corpo, per Archie Sheridan è indelebile anche il ricordo di chi gliele ha inflitte: Gretchen Lowell, meglio nota come Beauty Killer, la serial killer efferata e bellissima che per anni ha tenuto Archie prigioniero di una crudele girandola di perversità, sadismo e folle attrazione. Torturandolo fin quasi alla morte, eppure stregandolo per sempre. Ma da qualche tempo – se si eccettuano gli incubi, i tranquillanti, e il pensiero di lei che fa ogni tanto capolino – la vita del detective Sheridan sembra tornata sui binari di sempre. Gretchen è in carcere, e Archie è distratto da un nuovo caso. Ma la tregua dura poco. Ben presto una notizia inattesa lo raggiunge: Gretchen è evasa. E, Archie ne è certo, aspetta solo di uccidere ancora. Mentre il desiderio e l’ossessione tornano a impadronirsi di lui, il detective sa di non avere scelta: deve rimettersi sulle tracce della spietata e sfuggente Beauty Killer, capire cosa cerca e dove colpirà. Perché lui è il solo ad aver penetrato la pericolosa psiche di Gretchen. E a provare l’irresistibile, e forse mortale, desiderio di farlo di nuovo.