Documento di una nuova sensibilità romantica, l’Ortis ebbe grande diffusione in Europa e ad esso si ispirarono in particolare coloro che combattevano la dominazione napoleonica e per le libertà nazionali.
Le ultime lettere di Jacopo Ortis è considerato non solo uno dei capolavori di Ugo Foscolo, ma anche il primo vero esempio di romanzo epistolare italiano. La storia è raccontata infatti attraverso le lettere che il protagonista Jacopo Ortis, ha inviato all’amico Lorenzo Alderani, che ne riporta la storia dopo il suicidio.
Il romanzo è considerato spesso parzialmente autobiografico: l’impeto romantico del giovane Ortis è infatti tipico anche di molti dei componimenti foscoliani. L’ispirazione chiara è comunque ai Dolori del giovane Werther di Goethe.
Illusioni! ma intanto senza di esse io non sentirei la vita che nel dolore, o (che mi spaventa ancor più) nella rigida e noiosa indolenza: e se questo cuore non vorrà più sentire, io me lo strapperò dal petto con le mie mani, e lo caccerò come un servo infedele.