A Casa di Lucia | TU SEI LA MIA GRAZIA
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TU SEI LA MIA GRAZIA

Il libro tratta in modo soave, delicato e commovente, il tema dell’eutanasia, della dolce morte. E’ pervaso da una deliziosa ironia e dalla splendida storia d’amore, un patto eterno d’amicizia e di solidarietà, che lega i due protagonisti principali, Johan e sua moglie Mai.

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Descrizione

Johan Sletten ha alle spalle un primo matrimonio infelice, un figlio che non lo ama e una carriera di giornalista stroncata da un’accusa di plagio. Il suo unico motivo di felicità è la sua seconda moglie, Mai, che ha finalmente portato l’amore nella sua vita. Quando scopre di essere ormai allo stadio terminale di una grave malattia, Johan strappa alla moglie la promessa di aiutarlo a morire quando sarà il momento. Ma chi può decidere che il momento è giunto? Chi chiede “l’estremo aiuto” vuole davvero un atto di pietà o chiede invece di lottare per lui, più a lungo e intensamente di quanto egli stesso non riesca a fare?

“…penso che sia mostruoso costringere una persona a continuare a vivere contro la sua volontà. Mi sembra mostruoso che malati terminali in preda ad atroci sofferenze non vengano aiutati a morire quando essi stessi lo vogliono. Quando lo richiedono espressamente, intendo dire. Tu parli di dignità. Non esiste dignità, Johan. Chi sta per morire, vecchio o malato che sia, o in entrambi i casi, viene ridotto allo stadio infantile, prima dalla natura, poi dalle strutture sanitarie. E questo, secondo te, lo si può definire rispetto per la vita umana? No, lo so che non la pensi così. E non voglio che questo debba succedere a te. Non lo voglio. Perché è l’esatto contrario di tutto ciò che è bello, buono e vivo”: questo dice Mai al suo amatissimo marito Johan quando è ancora lucido e in grado di intendere e di volere, parole pesanti come macigni. (uno stralcio tratto dal libro)

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