Da Socrate in poi, la filosofia ha affrontato gli eterni, fondamentali problemi dell’Uomo. Nessuno saprebbe accompagnarci fino alla loro soglia severa con la simpatia e l’irresistibile amabilità di Luciano De Crescenzo: con la sua prosa leggera trascina i lettori nella cella dove Socrate sta per morire o fra le vertiginose architetture intellettuali di Platone.
“Perché Socrate fu condannato a morte? A 2400 anni di distanza c’è ancora chi se lo chiede. Gli uomini, per vivere, hanno bisogno di certezze, e quando queste non ci sono, c’è sempre qualcuno che se le inventa per il bene comune. Ideologi, profeti, astrologi, chi in buona fede, chi solo per interesse, sfornano di continuo verità con cui lenire le angosce della società. Se poi arriva un uomo a sostenere che non c’è nessuno che sa veramente qualcosa, ecco che quest’uomo diventa improvvisamente il nemico pubblico numero uno dei politici e dei sacerdoti. Quest’uomo deve morire!”