Uno spaccato fantasy di guerra d’altri tempi, piena di orrori, col tocco “magico” e noir inconfondibile di Lucarelli.
Seitàn! Seitàn! Il terribile nome vola sulle bocche degli abissini. Risuona sull’altopiano, lo sussurra anche la luna, nascosta nel buio troppo buio delle notti africane. Il Diavolo.
Così chiamano gli indigeni, a ragion veduta, lo sterminatore italico.