Una vicenda apparentemente minimalista ma che in poche decine di pagine tocca argomenti come l’emigrazione, l’integrazione, il fossato culturale tra genitori immigrati e figli nati e cresciuti nel nuovo paese, l’emancipazione femminile, il rapporto tra fratelli e la ferocia distruttiva dell’alcolismo.
Rahul e Sudha, due ragazzi bengalesi, fratello e sorella, diventano adulti in America. Lui è una delusione: espulso dall’università fugge di casa, perseguitato dall’alcolismo. Lei è la figlia che ogni genitore vorrebbe: ottimi studi, un lavoro di cui vantarsi con gli amici, sposa un inglese e mette al mondo un bel bambino. Una famiglia di immigrati indiani “tipica e terribile quanto qualsiasi altra”.
In una storia di integrazione e di conflitti domestici tra il Massachussets e Londra, il mito del successo e il demone del fallimento fanno da bussola a vite segnate da sradicamento ed egoismi, nella vana ricerca della felicità.