Ragazzo felice, l’eroe del nostro romanzo, è un atomo nell’immensa Pechino. Ma la sua vicenda di povero tiratore di risciò è intessuta di così umane peripezie, e così ricca di episodi, così toccante di commozione, così eloquente di verità, ha così vivi lampi di poesia nella inesorabile prosaicità degli eventi quotidiani, da spiegare l’immenso successo di pubblico e di critica che il libro ha avuto in America. Posto al vertice di ogni sua aspirazione il possesso del leggero veicolo a due ruote, Ragazzo Felice, il giovane contadino divenuto uomo-cavallo, passa attraverso tutte le esperienze: conosce il vizio e la frode, la malattia e la miseria, la bassa sensualità e l’amore che va’ oltre il pregiudizio; perde e riconquista il carrozzino agognato; s’affaccia a tutte le soglie, sfiora la guerra e le lotte sociali, dovunque pagando di persona e sempre guardando al risciò come a un faro. E quando tutto sembra finito, con un supremo atto di fede riaffiora verso altri destini.