Guia Soncini in questo romanzo affronta i segreti più inconfessabili che si annidano nel matrimonio.
Di cosa ci vergogniamo? Da quanto tempo ci portiamo dentro quell’imbarazzante segreto? Cosa siamo disposti a fare per tenerlo nascosto? Vanni si vergogna da trentacinque anni, da quando è arrivato a Milano da un paesino del sud: si vergogna delle sue origini, di sua madre che leggeva la biografia di Padre Pio e di suo padre che faceva le parole crociate. Guarda sua moglie, Elsa, e non si capacita di essersi affidato a lei e che lei, milanese doc sempre perfetta, lo abbia sposato anche se sa tutto di lui. Cosa significa amare qualcuno che è il carceriere dei tuoi segreti? Elsa si vergogna da trentatré anni, da quando suo padre ha organizzato quel falso incidente. Da venticinque anni, da quando sa cos’è successo alla madre. Da otto anni, quando (per creare un programma televisivo di successo) ha procurato un’amante al marito. Elsa e Vanni si vergognano di una vergogna nuova da dieci minuti, da quando hanno capito che si stanno per svelare tutte le loro bugie. Cosa c’entra l’amore con l’ambizione? Cosa c’entra l’amore con l’abitudine? Cosa c’entra l’amore con l’inadeguatezza? Che cosa c’entra l’amore coi segreti, le bugie, le porte chiuse, e chi sta dentro e chi rimane fuori?