Edoardo Scarfoglio (1860 – 1917), scrittore, poeta e giornalista italiano.
I contadini s’erano ammucchiati sotto il solleone divampante per la pianura infinita, non un salcio gittava un palmo d’ombra sulle pantanelle fetenti e bollenti di Ponte Galera, non un soffio di vento portava via le esalazioni della melma ardente; le canne gialle si drizzavano aguzze e assetate nel grande riverbero meridiano come fasci di lance, il miasma stava là accovacciato sulla terra arsa, con un’accidia greve.
I contadini presso la bufalara del Demonio, ammucchiati sul terriccio rosso ispido di cardi secchi, tra i manipoli di fagioli mietuti, mangiavano: non erano seduti in un cerchio, come nei freschi e violacei vesperi vendemmiali; ma s’erano gittati in quella caldura soffocante tutti in un fascio nero, con la schiena rotta, con le carni puzzolenti di fango e di sudore, con le facce rosolate dal sole: tra i corpi umani splendevano i feri delle ronche; e in tutto il piano solamente l’ombra di quel fascio vivo alleviava il tormento della terra.