Raccolta delle poesie scritte da Pasolini dal 1961 al 1964. La forma è prevalentemente libera anche se ci sono varie escursioni nelle metriche più classiche e il contenuto è dei più vari. Autobiografia, impegno politico, esperienze di viaggio e dei film che stava girando, problemi con la giustizia e riflessioni su di sé.
La raccolta che segna una svolta importante nella carriera poetica di Pasolini: il distacco dalla pacatezza meditativa per l’effervescenza autobiografica e la polemica; l’abbandono della terzina dantesca per una struttura più libera e una pronuncia più aggressiva e provocatoria.