Una storia che tanti conoscono e pochi dimenticano, una storia che parla di amore e di tradimento, di perdite e di vendetta.. parla di ira, di odio, di risentimento, ma anche di amore, speranza e sentimento. Baricco ha saputo interpretare alla meglio, in poche pagine, ciò che ci insegna Omero in innumerevoli versi greci.. è riuscito a rendere le morti dolorose, piante, indimenticabili, è riuscito a far sgorgare quelle lacrime che in altre occasioni non sarebbero scese, è riuscito a fare tutto quasi e forse MEGLIO di quanto abbia fatto Omero.
Questo volume nasce da un progetto di rilettura del poema omerico destinato alla scena teatrale. Baricco smonta e rimonta l’Iliade creando ventun monologhi, corrispondenti ad altrettanti personaggi del poema e al personaggio di un aedo che racconta, in chiusura, l’assedio e la caduta di Troia. L’autore “rinuncia” agli dei e punta sulle figure che si muovono sulla terra, sui campi di battaglia, nei palazzi achei, dietro le mura della città assediata. Tema nodale di questa sequenza di monologhi è la guerra, la guerra come desiderio, destino, fascinazione, condanna. Un’operazione teatrale e letteraria insieme, dalla quale emerge un intenso sapore di attualizzazione, riviviscenza, urgenza, anche morale e civile.