Una poesia malinconica e triste che, però, ci fa comprendere come in un mondo dominato dal male ogni tanto chi cerca di far del bene c’è.
Introverso e schivo, Piero è cresciuto all’ombra di un padre distante e autoritario su un’isola immaginaria del Sud, approdo di migranti. Dalla morte prematura della madre, il ragazzo è solito affidare a una matita pensieri e desideri, cercando nel disegno un modo per esorcizzare paure e fragilità. Un giorno, un incontro fortuito in un palazzo abbandonato cambierà prospettiva e direzione alla sua esistenza. Occhi chiusi spalle al mare è una storia intima. Con stile semplice e raffinato, Cutolo delinea i contorni di sentimenti veri come i conflitti descritti, siano essi bellici o interiori. A rendere indimenticabile la lettura è l’ascolto in sottofondo della colonna sonora composta da Rita Marcotulli e impreziosita dalla voce di Sergio Rubini.