La Grande Storia attraverso le storie individuali.
Quelle che Potok racconta sotto forma di romanzo in “Novembre alle porte” sono le vicende di Salomon Slepak e di suo figlio Volodya. Solomon, ebreo, bolscevico, comandante militare e diplomatico, riuscì a sopravvivere miracolosamente alle purghe staliniane e mantenne fino alla fine la fede nel comunismo. Suo figlio Volodya entrò a far parte dell’élite scientifica moscovita, finché non scelse la strada del dissenso: per diciotto anni Volodya e sua moglie Mascia furono oggetto delle malevole attenzioni di governo e servizi segreti. Attraverso questa tormentata e avvincente vicenda familiare, Potok racconta dall’interno il dramma della Russia della Rivoluzione d’Ottobre a oggi. Così il contrasto tra padre e figlio – uno dei grandi temi della sua narrativa – dà concretezza e comprensibilità alla storia del nostro secolo.