All’apparenza quattro volti, quattro vite diversissime tra loro, quasi agli antipodi; nella sostanza una sola storia osservata da quattro punti di vista diversi. Ognuno raccontato secondo uno sguardo diverso, ognuno con il proprio linguaggio. Non una storia sul suicidio o su come lasciarsi andare, ma piuttosto su come “tirare avanti”, trovare dentro di sé la forza per continuare a vivere senza lasciarsi andare troppo alla tentazione di fuggire da se stessi.
La notte di Capodanno, in cima a un palazzo di Londra, quattro sconosciuti si incontrano per caso: non hanno nulla in comune, tranne l’intenzione di buttarsi giù, ognuno per i suoi buoni motivi. Martin per la sua reputazione distrutta; Maureen per una vita impossibile passata accanto a un figlio disabile; Jess – la sboccatissima Jess – per una delusione amorosa; JJ per il suo fallimento professionale e personale. Ma l’incontro in quell’ultimo istante è destinato a cambiare la loro vita: dopo una discussione accesa e stralunata, i quattro aspiranti suicidi scendono dal tetto, ma per le scale, uniti da una complicità nuova e imprevedibile. Nick Hornby ci consegna un romanzo paradossale eppure straordinariamente credibile, divertente anche quando commuove, dove spiccano personaggi che brillano di quella magia del vero tanto presente nella sua narrativa.