Due capolavori di letteratura russa.
NIDO DI NOBILI
Fjodor Ivanyc Lavrètskij appartiene a un’antica e blasonata famiglia. Viene cresciuto da un padre distante, che non si è mai curato di lui, e da una zia intransigente e crudele. A ventitré anni si trasferisce a Mosca per studiare. Una sera, a teatro, vede la giovane Varvara Pàvlovna. Lavrètskij ne resta ammaliato e riesce successivamente a conquistarla e sposarla. I due si trasferiscono a Parigi, dove Varvara diventa molto popolare nei salotti della buona società. Dopo qualche anno di felicità, Lavrètskij scopre però un tradimento da parte della moglie. L’uomo torna allora in Russia, dove conosce Liza, ragazza pia e di buon carattere, la cui indole contrasta con quella irrequieta e indomita di Varvara. Tra i due inizia una tenera amicizia, ma l’ombra della moglie non accenna ad abbandonare Lavrètskij. Un romanzo incentrato sulle scelte e le contraddizioni della vita, che sa indagare tutta la ferocia e la crudeltà dell’amore, da uno dei grandi maestri della narrativa russa nella traduzione d’autore di Leone Ginzburg.
FUMO
Figlio di un piccolo funzionario, Grigorij Litvinov rivede per caso nella stazione termale di Baden la principessa Irina, che lo aveva lasciato dieci anni prima preferendogli i salotti aristocratici di Pietroburgo e il matrimonio con un insulso generale. Otto giorni e la sua vita precipita. Nel girotondo di chiacchiere della società russa in vacanza, intellettuali vaniloquenti, nobili ammuffiti, artisti mediocri, biechi lacchè e mesdames con il loro seguito di adulatori, la passione amorosa lo trascina nel gorgo. La satira di un mondo che celebra solo la sua vanità si trasforma così nel resoconto del devastante potere di un demone, eros, che scardina l’esistenza e la sbilancia sul nulla. Questa storia d’amore, che secondo Pietro Citati “possiamo mettere vicino a quella di Anna Karenina”, tiene in perfetto equilibrio i ritratti degli ambienti sociali, della natura e dell’anima, maestria descrittiva e finezza psicologica. La corsa degli amanti verso il loro destino di solitudine è un tumulto di promesse, missive, incontri segreti, rilanci e smentite. L’arte di Turgenev registra i movimenti del cuore tenendo alta la suspense come la trama di un giallo interiore, pieno di svolte e colpi di scena. Fino alla lunga scia di vapore di un treno che fugge lontano, tanto simile a quella coltre di fumo che avvolge ormai l’intero universo.