A Casa di Lucia | MICHAEL MIO
8
product-template-default,single,single-product,postid-33209,theme-bridge,bridge-core-1.0.2,no-js,woocommerce,woocommerce-page,woocommerce-no-js,ajax_fade,page_not_loaded,,vertical_menu_enabled,qode-title-hidden,side_area_uncovered_from_content,transparent_content,columns-4,qode-theme-ver-18.0.4,qode-theme-bridge,disabled_footer_top,wpb-js-composer js-comp-ver-5.7,vc_responsive

MICHAEL MIO

Poetico, onirico, lirico. Non tutto è chiaro, a me come lettrice come alla protagonista, in bilico tra sogni, incubi e una vita reale che non la può accontentare. Sullo sfondo una Gerusalemme fredda eppure bellissima, e un paese sempre sull’orlo della guerra così pulsante di vita.

Categoria:
Descrizione

“Scrivo questa storia perché le persone che ho amato sono morte. Scrivo questa storia perché quando ero giovane avevo una grande capacità di amare, e ora questa capacità di amare sta morendo. Ma io non voglio morire.” Inizia così il racconto in prima persona di Hannah, una trentenne israeliana, studentessa di letteratura ebraica, sposata ad un geologo, Michael Gonen, che ha conosciuto all’università e da cui poi si allontana fino a concludere che “qualcosa è cambiato in questi tristi anni”. Introduzione di Amos Oz.

× Ciao!