Il romanzo che fece più scandalo in assoluto e fu subito censurato.
La pubblicazione di “Madame Bovary” ha creato il primo e più clamoroso caso di intervento censorio pubblico ai danni di un’opera moderna: insieme al successo, infatti, lo scrittore ottenne una incriminazione per oltraggio alla morale pubblica e alla religione, da cui, peraltro, fu assolto. La sua Emma è diventata immediatamente il simbolo del disagio e dell’insofferenza borghese: vittima di una sorta di “vampirismo” che le procura appetiti e desideri sempre crescenti e un’infelicità sempre più vorticosa, è destinata a soccombere alla sua stessa smaniosa irrequietezza. I “Tre racconti” sono considerati autentici vertici dell’arte di Flaubert, per alcuni critici addirittura il suo capolavoro. Alla lirica essenzialità di “Un cuore semplice”, “epos” della più umile realtà quotidiana, segue la conversione mistica al culmine di una vita dissoluta in “La leggenda di San Giuliano Ospitaliere”, fino agli splendori materiali e alle miserie morali della Giudea precristiana dell'”Erodiade”.