La genesi di Jack Reacher: un inizio interessante e accattivante, che introduce un personaggio forte, indipendente e apparentemente infallibile, ma anche profondamente umano. Ben strutturata la vicenda, sviluppo non scontato, anche se sono presenti dei cliché che inevitabilmente si ripeteranno nei sequel.
Jack Reacher è un vero duro, un ex militare addestrato a pensare e ad agire con assoluta rapidità e determinazione, ma anche dotato di un profondo senso dell’onore e della giustizia. È di casa negli Stati Uniti, in tutti gli Stati Uniti, attraverso i quali si muove con libertà, ma possiede un talento del tutto particolare per trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. La cosa tuttavia non lo turba, d’altra parte c’è ben poco che possa turbarlo. Semmai ci sono molte cose, e molte persone, che lo infastidiscono: quello che non sopporta è l’ingiustizia e coloro che non tollera sono gli sbruffoni, i violenti, gli intriganti, i bugiardi, in una parola i cattivi. Se si rientra in questa categoria, è meglio non trovarlo sulla propria strada, o addirittura pestargli i piedi. Decisamente meglio…