Una ragazza madre e il suo mondo, fatto di filati, ferri e un grande tavolo dove pian piano si conoscono e lavorano tutti i personaggi del romanzo.
Tutto è nato un po’ per caso: qualche cliente ritardataria che si trattiene oltre l’orario di chiusura, un paio di consigli sull’arte della maglia che diventano quattro chiacchiere e un caffè. Ed ecco il Club del Venerdì. L’appuntamento è da “Walker & Figlia”: un negozio di filati nel cuore di Manhattan, nato dal talento della proprietaria per il tricot. Lei è Georgia Walker: stilista per passione, mamma single, trentacinque anni o poco più. Un vero asso con i fili di cachemire, un disastro con quelli della vita. Specie se, a ingarbugliarle l’esistenza, ci si mette il suo ex che, dopo averla lasciata dodici anni prima perché non portato per i “rapporti esclusivi”, scopre un improvviso istinto paterno e decide di rifarsi vivo. O se a tornare è l’ex amica del cuore che, dopo essersi aggiustata connotati e conto in banca con qualche colpo di bisturi e il matrimonio giusto, vuole rifarsi anche la coscienza rimediando agli errori del passato. Ma per fortuna c’è il gruppo del venerdì sera, capace di superare differenze di gusti e di età, riunendo donne in carriera e severe femministe, signore mature ed eleganti come Anita, anima saggia del gruppo, e teenager intraprendenti come Dakota, figlia di Georgia, che nell’attesa di avere una bici per vendere i suoi muffin a Central Park allieta le serate con le sue golosità. Ben presto, le lezioni sul diritto e sul rovescio lasciano spazio a segreti e confidenze, e quelle che erano semplici clienti si trasformano in amiche.