Figlio di una capitale immensa, colta e corrotta, Ovidio ci appare come il poeta latino più moderno ed elegante, il più congeniale ai nostri tempi alessandrini. L’arte di amare è, forse, il suo libro più irresistibile. Fin dai primi versi, Ovidio ci informa che l’amore non è una passione tragica né un destino: è un gioco psicologico, un’attrazione erotica, un ricamo dell’intelligenza, un continuo inganno. Il suo libro vuole trasformarlo in un’arte e in una tecnica, come quelle del cacciatore, del mercante e del marinaio; anche se, alla fine, quella di amare si rivela la più impossibile delle arti, e l’unico consiglio che Ovidio può darci è di conservare l’animo flessibilissimo e proteiforme, adattandoci alla molteplicità del mondo umano.