Un saggio documentato, “terribilmente” avvincente sulla figura del vampiro, che ci accompagna ormai da molti secoli, e che a lungo ancora continuerà ad affascinare e inquietare, come una specie di specchio in cui si riflettono i nostri sogni e desideri più segreti.
Perché la figura del vampiro affascina, più di ogni altra, un pubblico di tutti i paesi e di tutte le età? Perché alcuni sono così ossessionati da questa immagine da voler diventare “vampiri” e sperimentare le sensazioni forti che derivano dal bere il sangue di altre persone? Massimo Introvigne, il maggiore esperto italiano di nuovi movimenti magico-religiosi e di satanismo, è presidente della sezione italiana di The Transylvanian Society of Dracula. Dopo una lunga ricerca in biblioteche e archivi talora aperti per la prima volta, ricostruisce in questo libro con dovizia di particolari le credenze e il folclore del vampiro dall’antichità ai nostri giorni, la discussione teologica sui vampiri nel Settecento e nell’Ottocento, il perdurante interesse per questo mito negli ambienti dell’esoterismo e dell’occultismo. Infine – grazie soprattutto al contatto personale e diretto con persone che si considerano oggi “vampiri” – può rispondere in modo preciso, al di là dei miti e delle leggende, alle inquietanti domande su chi sono, quanti sono e che cosa fanno i bevitori di sangue contemporanei.