A Casa di Lucia | LA SICILIA COME METAFORA
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LA SICILIA COME METAFORA

La Sicilia come metafora è un libro denso di rimandi culturali. Pur nel pessimismo di fondo, dato che pessima è la realtà, sveglia le coscienze dal sonno della ragione: visione costruita ricordando i naufragi e dando voce, come in un appello, a possibilità di risarcimento.

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Description

La Sicilia come metafora, pubblicato da Mondadori, è un libro che nasce nel 1979 da un’intervista a Sciascia dalla giornalista francese Marcelle Padovani. Potremmo dirlo un romanzo-denuncia che si rivela attuale a partire dalla critica al Potere, tema cardine della sua produzione. È questo il filo conduttore dell’intervista da cui affiora il ruolo dell’intellettuale in una società statica che non progredisce culturalmente e democraticamente. L’appiattimento culturale con la riduzione dell’uomo a merce, profetizzato da Pasolini, ha messo in crisi l’esercizio del pensiero e Sciascia avverte un’involuzione che comprime la libertà dell’uomo sempre più schiavizzato da pastoie burocratiche e legislative, economiche e finanziarie, oltre che chiesastiche. La manipolazione del consenso attraverso messaggi subliminali lo inquieta; allontana ogni spinta verso la crescita e acuisce in lui la ricerca della verità.

 

“La paura del domani e l’insicurezza qui da noi sono tali che si ignora la forma futura dei verbi. Non si dice mai “Domani andrò in campagna”, ma “dumani, vajiu in campagna”, domani vado in campagna. Si parla del futuro al presente. Così, quando mi si interroga sull’originario pessimismo dei siciliani, mi viene voglia di rispondere: “come volete non essere pessimisti in un paese dove il verbo al futuro non esiste?”.”

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