«La clonazione ci sarà. Certe cose sono irreversibili. Tutto quello che la scienza può permettere sarà realizzato, anche se ciò modifica profondamente quello che noi consideriamo oggi come umano, o come auspicabile». Michel Houellebecq, da un’intervista a Le Monde
In un futuro inquietante, dominato da cloni che sembrano aver pagato l’immortalità con la perdita della capacità di ridere, piangere e provare emozioni autentiche, due misteriosi personaggi, Daniel24 e Daniel25, trovano i diari del loro “originale”, Daniel1, vissuto ai nostri giorni. La lettura commuoverà molto Daniel25 che conoscerà così la sofferenza, distruggendo il sogno dell’immortalità dei suoi creatori. Provocatorio, ironico, il romanzo di Michel Houellebecq è una riflessione sul senso della vita che viviamo e sulla possibilità di replicarla.
“La gelosia, il desiderio e l’istinto di procreazione hanno la stessa origine, che è la sofferenza di esistere. E la sofferenza di esistere che ci fa cercare l’altro, come un palliativo; dobbiamo superare tale stadio per raggiungere lo stato in cui il semplice fatto di esistere costituisce di per sé un’occasione perpetua di gioia; in cui ‘intermediazione non è altro che un gioco, liberamente perseguito, non costitutivo dell’esistere. Dobbiamo insomma raggiungere la libertà dell’indifferenza, condizione di possibilità della serenità perfetta.”