A chi ha compiuto 10 anni. A chi ama i campi gialli e fa la raccolta di carta stagnola. A chi vorrebbe cambiare il proprio nome. A chi crede nell’amicizia e nel valore dei ricordi.
Tenendo la palla d’argento avvolta nel palmo della mano, uscii dal rifugio, scavalcai il recinto, entrai nel sentiero e quando fui certa che nessuno mi poteva vedere mi accucciai e la appoggiai in mezzo alla stradina, nel punto esatto in cui l’avevo trovata. Quando mi alzai udii un fruscio: proprio come l’altra volta, un fruscio molto leggero. Mi guardai intorno e con la coda dell’occhio intravidi un’ombra scivolare via. Solo un’ombra.