LA MEMORIA DEL TOPO
Non c’è solo la trama, ottima e dosata alla perfezione (eccellente l’ultimo capitolo), ma è il modo di scrivere di Connelly; non sono i soliti scambi di battute, sono dialoghi vivaci, reali: sembra di assistere ad una scena dal vivo; il lettore è a Los Angeles e assiste all’indagine di Bosch come se fosse al suo fianco.
Connelly narra una realtà che ha avuto modo di conoscere dal vero, come cronista di nera, e la propone al lettore in prima persona, rendendolo partecipe in maniera esemplare.
Descrizione
La morte di Billy Meadows sembra un caso facile da risolvere, troppo facile. Il suo cadavere riverso in un condotto abbandonato, la siringa ancora piantata nel braccio. Ma c’è qualcosa che non convince Harry Bosch, detective della Divisione Hollywood… Troppe coincidenze. E le coincidenze, Bosch lo sa, non esistono.