Balla coi lupi, best seller internazionale grazie anche al famoso adattamento cinematografico con Kevin Costner, è stato per molti una storia indimenticabile. L’autore, Michael Blake, ce ne regala il seguito.
Raccontato con la stessa intensità e la stessa capacità di ricostruzione storica del precedente romanzo, un libro straordinario, una vera epopea del coraggio e dell’onore.
Sono passati undici anni da quando il tenente John Dunbar è diventato a tutti gli effetti un valoroso comanci e ha sposato Mano Alzata, la donna bianca allevata dalla tribù di Dieci Orsi. La coppia vive in pace, insieme con i tre figli, ma nell’area aleggia una minaccia. Sono più frequenti gli scontri con il nemico, che vuole relegare le tribù indiane nelle riserve per poter costruire quella che i nativi considerano “la via sacra dei bianchi”, cioè la ferrovia. L’inquietudine si trasforma in un orrore quando il villaggio è di Dieci Orsi subisce un attacco e Mano Alzata e la figlia più piccola vengono rapite. I tre grandi guerrieri superstiti scendono in campo contro gli invasori. Nel frattempo, Balla coi lupi capisce che lui solo può aggirarsi senza dare nell’occhio tra i bianchi, alla ricerca disperata della moglie e della figlioletta.