Questo volume ha il pregio di raccontare finalmente la verità da tutti i punti di vista su un periodo storico particolarmente buio e spesso ignorato.
Pansa è stato criticato da più parti, ma è chiaro che il suo lavoro è ampiamente documentato e quindi non può sottomettersi a giudizi soggettivi.
E’ un volume che non può mancare a chiunque sia interessato a conoscere le radici storiche del nostro Paese.
Continua il lungo racconto, iniziato da Pansa nel 2002 con “I figli dell’Aquila” e proseguito con “Il sangue dei vinti” e “Sconosciuto 1945”. Ora il racconto si conclude con “La Grande Bugia”. È un testo diverso dai precedenti. Anche qui il lettore troverà nuove testimonianze emerse dal mondo dei fascisti sconfitti. Ma il cuore del libro è un altro, ed è rivolto all’oggi. C’è il diario delle esperienze di Pansa come autore di ricerche sulla guerra interna. C’è la sua risposta alle stroncature più acide. E infine la ricostruzione di vicende accadute ad autori osteggiati da coloro che uno storico, pure avverso ai libri di Pansa, ha definito i Guardiani del Faro Resistenziale.