Il romanzo dei cinque imperatori.
Avidità. Lussuria. Ira. Superbia. Una dinastia consacrata al vizio.
30 a.C. Il giovane Ottaviano, reduce dalla vittoria di Azio, si macchia di un atroce delitto contro il suo stesso sangue, attirando su di sé una maledizione che segnerà il destino dell’intera stirpe dei Giulio-Claudi.
Né lui, né i suoi eredi avranno mai pace, travolti dalla brama di potere e decimati nel tempo da malattie, congiure e lotte intestine. Con il passare degli anni, quella che era sembrata solo una vaga minaccia assume infatti i contorni di una terribile profezia: la sorte si accanisce contro la dinastia fondata da Ottaviano, divenuto nel frattempo imperatore con il nome di Augusto, e ogni erede prescelto a succedergli muore in circostanze misteriose. Alla sua corte si susseguono scandali e intrighi per stabilire quale ramo della famiglia prenderà il sopravvento: quello giulio dell’imperatore o quello claudio di sua moglie Livia? Una faida senza fine, che continua ad avvelenare anche il regno di Tiberio, figliastro di Augusto, portando altre morti, cospirazioni e omicidi. Il successore, Caligola, si rivela ben presto inadeguato al grande compito: i suoi eccessi seminano malcontento e terrore. Quando subentra il debole Claudio, vittima delle trame di potenti liberti e di donne ambiziose, né i senatori, né i pretoriani sono in grado di fermare Agrippina: anche lei, come Livia a suo tempo, riesce a imporre sul trono il figlio Nerone, con cui si estingue la casata imperiale.
Tra scandali sessuali, tradimenti e complotti, Andrea Frediani racconta tutti i retroscena più oscuri e perversi della dinastia che ha creato l’impero romano e che, nell’arco di un secolo e in un crescendo di follia e abiezione, ha conosciuto una rapida ascesa e un bruciante declino.