Con questo romanzo Svevo ci presenta un personaggio nuovo, fuori dagli schemi abituali, né positivo né negativo, combattuto tra diverse possibilità e sempre in precario equilibrio sul filo del fallimento e della malattia.
La storia di Zeno Cosini, inetto a vivere: una specie di marionetta tirata da fili che quanto più egli indaga, gli sfuggono. Una coscienza inutile a mutare un destino che sembra ineluttabile. E’ il capolavoro di Svevo, la prima storia italiana dove entra prepotentemente in scena la psicanalisi come coprotagonista; forse il più grande romanzo del Novecento italiano e uno dei maggiori della letteratura europea di questo secolo.
“È una delle grandi difficoltà della vita d’indovinare ciò che una donna vuole. Ascoltarne le parole non serve, perché tutto un discorso può essere annullato da uno sguardo.”