L’amore ci protegge dalla paura, l’amore salva il cuore e i pensieri come la mano di mia madre che scivola certe volte davanti ai miei occhi per evitarmi le brutte visioni della realtà, per impedire che ritornino nei sogni.
Roma, 1943. I tedeschi occupano la città aperta. Il diario di un bambino tiene traccia di quei giorni terribili e degli anni che seguirono. I bombardamenti, i rastrellamenti, le prime deportazioni, il papà partigiano e la Resistenza, l’eccidio delle Fosse Ardeatine, la Liberazione e la lenta ripresa del dopoguerra vengono raccontati con un’impronta serena, senza polemiche, come solo un bambino potrebbe fare. Un diario vero, autobiografico, emozionante. Pagine di memoria da custodire e tramandare. In sella alla sua bicicletta, il papà di Fabrizio ha condotto la sua battaglia. In sella a quella bici Fabrizio respirerà per la prima volta il profumo della libertà.