LA BIBLIOTECA SCOMPARSA
Il centro del libro è la biblioteca di Alessandria e lo scopo è capire quando e ad opera di chi fu arsa.
Canfora racconta le vicende secondo due moduli differenti: la prima parte del libro ha un assetto da romanzo giallo, fatto con uno stile secco e agile, spesso molto ironico, che lascia scivolare la narrazione con molto piacere. La seconda parte ha un impianto strettamente filologico, inteso alla esplicazione delle teorie e delle congetture sulle fonti storiche, archeologiche e letterarie che discutono del numero dei volumi, degli autori del rogo, etc.
Description
6 illustrazioni in bianco e nero
TEODOTO: «Il fuoco divampa dalle tue navi. La prima delle sette meraviglie del mondo perisce: la biblioteca di Alessandria è in fiamme». CESARE: «Tutto qui?». TEODOTO: «Tutto?! Vuoi passare alla storia come un soldato barbaro ignaro del valore dei libri?». CESARE: «Ma Teodoto! Sono anch’io un autore…». Immaginando questo dialogo, George Bernard Shaw si mostrava ottimamente informato sulla dinamica del celebre incendio, non altrettanto forse sulle sue conseguenze. Per un periodo non breve della sua esistenza la biblioteca dei Tolomei aveva incarnato il sogno surreale che vi possa essere, o sia da qualche parte esistito, un luogo di raccolta di tutti i libri di tutto il mondo. Meritata espiazione dunque sarebbe stata, se ci fu, la fine nel fuoco, devastante consorte dei libri d’ogni tempo. Ma perì davvero nella guerra tra Cesare e l’ultimo dei Tolomei la maggiore biblioteca del mondo antico? Luce inattesa promana da un passato più remoto: dalla illusionistica vicenda della biblioteca di Ramsete.
