A Casa di Lucia | LA BALLATA DELL’AMORE SALATO
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LA BALLATA DELL’AMORE SALATO

Un romanzo che ha il ritmo suadente di una ballata, che avvolge e trascina, sorprende ed emoziona, e resta in mente come uno di quei motivi che non passano e continuano a risuonare dentro di noi.

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Description

Genova, 1990. È una fredda domenica di fine novembre e Girolamo Moggia aspetta a pranzo il figlio che deve arrivare da Milano, dove ha fatto carriera diventando un importante manager. Girolamo Moggia è un picchettino, uno di quegli operai che scendono nelle caldaie a pulirle quando una nave si ferma nel porto, e delle scelte del figlio non è mai stato tanto convinto.
Girolamo Moggia è un uomo pratico, di poche parole, anche ruvido, ma è uno senza maschera, che dice e fa quello che pensa.
Per quel pranzo domenicale ha comprato i corzetti, una tipica pasta genovese, e non vede l’ora di cuocerli. Non tanto per la fame, quanto perché deve andare allo stadio. C’è il derby Genoa-Sampdoria, e non ha nessuna intenzione di perderselo. Ma il figlio tarda. Eppure devono discutere di questioni importanti.
Girolamo Moggia è da poco diventato vedovo di una moglie molto amata, ma adesso tutto il suo amore, nato negli anni della guerra e cresciuto nel tempo, più forte delle differenze sociali, si è trasformato in rancore. Ogni volta che ripensa alla moglie, l’odio e la rabbia lo assalgono come una mareggiata cattiva in certi giorni d’inverno.
Che cosa ha scoperto?
No, non si tratta di un tradimento, anche se, in qualche modo, è come se lo fosse.
E che cosa deve decidere adesso, così urgentemente, con il figlio?
Qualcosa è intervenuto inaspettatamente a scompaginare le sue certezze, e adesso Girolamo Moggia, volente o nolente, si trova a farci i conti, in un andirivieni di ricordi, alcuni ormai aspri, salati, altri, malgrado tutto, ancora dolcissimi.
Senza compiacimenti, con brio e acutezza pungente, Roberto Perrone mette in scena il conflitto tra l’amore e l’orgoglio, in un romanzo di amicizie e di contrasti, di slanci e di tormenti, di sentimenti e risentimenti lungo cinquant’anni.

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