“Venne il giorno in cui giunsi al locale e trovai vuote le sedie normalmente occupate dai giovani. Il locale aveva un aspetto molto strano e un silenzio pesante gravava su ogni cosa. I vecchi erano impegnati a giocare a backgammon e a chiacchierare, ma Qurunfula continuava a lanciare occhiate ansiose verso la porta. Venne a sedersi accanto a me. “Nessuno di loro si è fatto vivo” – disse – “Che può essere successo?”.
II Karnak Café è un delizioso locale del Cairo, gestito dalla graziosa Qurunfula, un tempo famosa danzatrice del ventre. Tra i tavoli si rinnovano vivaci discussioni sui temi più disparati: giovani e vecchi, poveri e ricchi, tutti si trovano a loro agio. Di colpo, però, tre giovani clienti abituali non si presentano più: sono stati arrestati e torturati, scopriranno gli amici, perché sospettati di aver preso parte ad attività antigovernative. Così mentre l’Egitto intero scivola verso i disordini che sfoceranno nell’assassinio di Sadat, anche nel microcosmo del Karnak Café la gioia della condivisione sarà sostituita dal timore delle denunce e la fiducia e l’amicizia lasceranno il posto al sospetto e alla paura.