Il 22 novembre 1963, il presidente John Fitzgerald Kennedy veniva assassinato a Dallas, nel Texas.
Sono passati anni, ma i dettagli e i retroscena di quell’omicidio, sono ancora avvolti da un alone di mistero. John Fitzgerald Kennedy è stato il primo presidente cattolico degli Stati Uniti, eroe della guerra del Pacifico, Premio Pulitzer per la letteratura. Da giovane senatore, insieme con il fratello Bob, aveva condotto una coraggiosa inchiesta al Senato di Washington contro i più temibili gangster dell’epoca. Nominato presidente, JFK guida l’America verso il riconoscimento dei diritti civili, l’abolizione delle discriminazioni razziali, la politica di aiuto ai Paesi più poveri. In un mondo diviso in due blocchi, Kennedy non si oppone alle operazioni dei servizi segreti per eliminare alcuni capi di Stato esteri, non disdegnando l’aiuto di Cosa Nostra. In seguito assumerà posizioni temerarie contro gli industriali del petrolio e dell’acciaio e contro gli stessi boss mafiosi di cui si era servito in precedenza. Alla fine il Presidente cercherà l’alleanza con l’Unione sovietica e con Fidel Castro, inimicandosi le forze conservatrici che lo avevano sostenuto. Nel 1963, a Dallas, John Fitzgerald Kennedy viene ucciso a colpi di fucile. Nel 1968 anche Martin Luther King e Robert Kennedy vengono assassinati. Per far luce su quei delitti sono state condotte numerose inchieste. Poi gli archivi sono stati aperti e molte impietose verità sono venute a galla…