“Portava spesso un vestito verde, di seta, che mi ricordava i versi di Quasimodo, ‘Il verde della tua veste è qui / tra le piante…’, versi che un giorno le citai, insospettendola. Invano le spiegai che un poeta… Aveva passato qualche anno, da ragazza, ad Ardenno e pensava che quei versi fossero miei e si riferissero a qualche suo trascorso in quel luogo, giuntomi chissà come all’orecchio.”
Il mondo narrativo di Piero Chiara è, si dice, il piccolo mondo della provincia, ma è un mondo che non ha confini: è ampio, ricco e vario come può esserlo il mondo delle emozioni, degli stati d’animo, dei sentimenti e delle passioni che fermentano nel cuore di tutti, uomini e donne. Di quel mondo, Chiara è cantore inarrivabile, come dimostrano una volta di più questi ventidue racconti, mai apparsi in volume – perché pubblicati in riviste, in edizioni fuori commercio o a tiratura limitata – o del tutto inediti. I temi e i motivi sono quelli del Chiara migliore: i ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza, tra nostalgia e ironia, le memorie familiari, il bigliardo, gli intrighi amorosi della gente, di provincia e la rievocazione, velata da un’ombra di tristezza, dei luoghi dove ha trascorso la sua vita e in cui non sempre si riconosce.