Stampato in Libano ma proibito in Siria. Il libro messo all’indice dall’Unione degli Scrittori Arabi.
“Il primo romanzo arabo che mette il tema dell’omosessualità femminile al centro della trama: tutto da apprezzare il coraggio della sua autrice.” La Repubblica
Quando la giovane Hanan viene data in sposa a un ricco ma anziano cugino di Damasco non pensa che gli uomini, per lei, possano diventare l’immagine dell’autorità e del potere e non esseri umani capaci di amare. Fuori dal matrimonio, i piaceri di Hanan assumono sembianze femminili e parlano un linguaggio diverso, morbido e avvolgente. Neppure le passioni, però, riescono a liberare quella che è destinata a diventare un’agiata signora siriana schiacciata dal peso dei pregiudizi. Ne sa qualcosa Alia, un’umile e bellissima cameriera, affascinata dalla sensualità della sua padrona e, al tempo stesso, costretta a subire il peso di un ricatto innominabile.