Il testo affronta tematiche esistenziali importanti con piglio ironico e tuttavia impegnato. Senza rinunciare alla ragione, ma integrandola con una reale quanto drammatica e straordinaria esperienza di pre-morte, l’autrice indaga le vicende umane di un intero reparto ospedaliero per giungere infine ad una conclusione ineludibile, che rilegge in chiave laica e tuttavia credente il libro della sofferenza e della morte, quello stesso che prima o poi dovremo leggere tutti. Attraverso un’apparente confusione di variopinti personaggi, tutti immersi in un mare di problemi personali ed esistenzialità esasperate, il lettore perverrà alla rivelazione più sorprendente e segreta, alla concretizzazione di quella speranza che anche il più insensibile degli esseri viventi cova nel cuore; e si scopre pellegrino in un viaggio senza fine e compagno nell’amore di un’umanità non più allo sbando e disperata, ma immersa in un mistero la cui soluzione è giornalmente sotto gli occhi di tutti, talmente evidente da passare ormai inosservata.