Juliette Mead ha saputo dar vita a personaggi indimenticabili che ci portano nei meandri più bui della mente, dove, nonostante tutto, la sofferenza viene sempre distrutta dall’amore.
Madeline è una psicoterapeuta specializzata nella cura di pazienti che hanno subito un trauma. Dopo un’esplosione su una piattaforma petrolifera nel Mare del Nord viene convocata per dare conforto psicologico ai sopravvissuti. A bordo della nave-appoggio Nephente, scopre che il suo compagno di viaggio, Flynn Brennan, non è un assistente sociale bensì un fotoreporter di guerra. Qualche tempo dopo lo stesso Flynn bussa alla porta dello studio di Madeline: il ricordo della morte di un amico, sei anni prima in Ruanda, lo perseguita al punto da mettere in pericolo il suo equilibrio mentale e il suo matrimonio. Madeline accetta di aiutarlo, senza sapere che verrà travolta da qualcosa di inaspettato e che dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato.