Un romanzo permeato da una profonda malinconia per una riflessione più profonda sull’amore, sulle relazioni, sulla vita.
Parigi, fine Ottocento. Michèle de Burne, giovane e seducente vedova, anima uno dei principali salotti dell’epoca frequentato da artisti e viveur che, invaghiti di lei, finiscono per diventarne rassegnati ammiratori. Quando nel gruppo compare André Mariolle, eclettico “dilettante di talento”, la ritrosia della donna sembra cedere finalmente al trasporto di un amore vero. Incapace di corrispondere la passione dell’uomo con pari abbandono, Michèle si rivela vanitosa e arida, ansiosa soltanto di avere accanto l’ennesimo fedele servitore. Affranto, André si rifugia in campagna tra le braccia di una giovane e graziosa domestica. Quando Michèle andrà a cercarlo…