Un romanzo d’esordio che cattura lo spirito di una generazione e di un’epoca: quella dei tardi anni ’70.
È la storia del tredicenne Robin MacKenzie, ragazzino del New Jersey proveniente da una tipica famiglia della middle class americana. I suoi interessi non rispecchiano affatto quelli dei suoi coetanei: mentre gli altri, i “ragazzi normali”, si appassionano allo sport, alle macchine e le zuffe fra amici, lui preferisce passare il tempo con sua madre visitando musei a New York. E proprio mentre Robin arriva ad avvertire i primi turbamenti adolescenziali, a fare i conti con la propria omosessualità, un’improvvisa tragedia investe i MacKenzie facendo crollare di colpo le tenui convenzioni sulle quali si basava l’equilibrio familiari.
“A che serve immaginare un mondo in cui non solo ottieni tutto ciò che vuoi, ma non devi nemmeno correre rischi? La vita non è mai perfetta come nei sogni a occhi aperti.”