Rafik Schami ripercorrendo le vicende di tre generazioni, ha scritto un romanzo di travolgente forza narrativa, dove cicli di odio sempre più feroci si intrecciano a vicende cariche d’erotismo e sentimento. Un romanzo che affronta gli aspetti più oscuri della storia del suo paese e al tempo stesso è un toccante inno alla forza dell’amore.
Una storia d’amore proibita e struggente, quella tra il giovane Farid e la bella e sensuale Rana. La saga di due famiglie, quella dei Mushtak e quella degli Shanin, divise dalla legge dei clan e da una faida sanguinosa. Un affresco storico che ripercorre le tormentate vicende del Medio Oriente, dalla fine dell’impero ottomano ai giorni nostri, tra guerre e rivolte, trame segrete e feroci dittature. La biografia di un popolo, quello siriano, incessantemente vessato dalla storia. Il ritratto di una città misteriosa e affascinante, Damasco, che rivive in queste pagine con precisione e tenerezza.
È difficile che un romanzo sappia essere insieme tutte queste cose, ed è un vero miracolo quando riesce a farlo ammaliando il lettore dalla prima all’ultima pagina, in un viaggio che ci fa scoprire un intero mondo e mille personaggi indimenticabili, con la loro violenza e la loro follia, ma anche i loro ideali e la loro generosità. Ripercorrendo le vicende di tre generazioni, Schami ha scritto un romanzo di travolgente forza narrativa, che affronta gli aspetti più oscuri della storia del suo paese e al tempo stesso è un toccante inno alla forza dell’amore.