Anno del Signore 1565. Un oscuro personaggio si aggira per l’Inghilterra lasciandosi alle spalle decine di cadaveri cui è stato asportato il cuore…
L’albino William Cowper, abilissima spia per conto di Elisabetta, non ha dubbi: il responsabile è Henry Frogmore, meglio noto come il ladro di anime. Da tempo Cowper è sulle tracce di Frogmore. E non è il solo, gli avversari della Corona danno la caccia allo stregone in fuga attraverso gli stati e i continenti. Ma c’è chi da sempre è ossessionato dall’idea di annientare Frogmore: si tratta di Michael St. Clair, gesuita dal passato misterioso, deciso ad affrontare il mago con il solo aiuto della propria spada e di una giovane vergine con il dono della veggenza.
“La mia verginità è tanto importante?”, chiese Rebecca augurandosi che la domanda non suonasse troppo maliziosa.
“Rebecca, la verginità non è solo uno stato fisico. È facile essere virtuosi quando non si hanno tentazioni. La vera verginità significa essere forti sia nella mente sia nell’anima, è la dedizione a un ideale”.
[…] “E se mi avesse presa con la forza?”.
St. Clair assunse un’espressione più seria. “La verginità è una questione di volontà. Oh, no: non mirava allo stupro, ma bensì alla seduzione”.