A Casa di Lucia | IL CORRUTTORE
8
product-template-default,single,single-product,postid-27066,theme-bridge,bridge-core-1.0.2,no-js,woocommerce,woocommerce-page,woocommerce-no-js,ajax_fade,page_not_loaded,,vertical_menu_enabled,qode-title-hidden,side_area_uncovered_from_content,transparent_content,columns-4,qode-theme-ver-18.0.4,qode-theme-bridge,disabled_footer_top,wpb-js-composer js-comp-ver-5.7,vc_responsive

IL CORRUTTORE

Una lettura avvincente ed intrigante assolutamente consigliata.

Category:
Description

Vittorio Tanlongo è un avvocato sulla quarantina, ricco e brillante. Dietro la facciata inappuntabile ha affari poco puliti di cui sua moglie Elisa non sa nulla. La sua attività può esistere perché esiste Teo. Teo, un ex dei Servizi, è il suo braccio: esperto in elettronica e intercettazioni, cinico e disposto a tutto, con la mania compulsiva di spiare chiunque, Vittorio compreso. Quando Vittorio viene incaricato dall’avvocato Mantineo, tirapiedi di una cosca mafiosa, di recarsi a Palermo per convincere l’incorruttibile Ruggero Pietrasanta, direttore dei Beni Culturali, a concedere l’autorizzazione per la costruzione di un aeroporto nei pressi di Agrigento, per la prima volta nella vita si trova davanti una persona che non può comprare. Vittorio fa di tutto per aggirare l’ostacolo, compreso portarsi a letto la bellissima Livia, moglie di Pietrasanta. Ma non c’è niente da fare. A questo punto deve fare i conti con i “padroni” che l’hanno assoldato. Ma c’è qualcun altro che cova sentimenti di vendetta nei suoi confronti: Flavio Respighi, capitano della Guardia di Finanza, ossessionato da una vicenda che affonda le radici in un passato comune. E così Vittorio, abituato a ottenere tutto, capisce che questa volta deve scappare e che non può farlo da solo, ma deve portare con sé Pietrasanta perché, dove la persuasione fallisce, la mafia può ricorrere a metodi più spicci. In un finale convulso dove tutti i nodi si sciolgono, Vittorio troverà il suo tardivo riscatto.

× Ciao!