Un gruppo di ricercatori si ritrova tra le mani un codice bizantino che contiene opere perdute del matematico siracusano. Si racconta la storia del codice e di spiegano le complesse tecniche di restauro, di elaborazione dell’immagine nonché le scoperte relative alle avanzate conoscenze matematiche di Archimede.
Appassionante e soprattutto originale.
Il 29 ottobre 1998 il “New York Times” riportò in prima pagina la notizia della vendita, a un’asta di Christie’s, di un libro di preghiere medioevale. Ben presto, un’incredibile scoperta: sotto i versi sacri, si cela il più antico manoscritto di Archimede di Siracusa, un trattato matematico risalente a più di due millenni fa, raschiato e riutilizzato nel tredicesimo secolo. Reviel Netz e William Noel, entrambi coinvolti nel progetto di recupero e di studio di questo palinsesto dal valore inestimabile, intrecciano nel loro saggio l’avventura del suo ritrovamento con la biografia di grande Archimede e con i misteri di una grande opera scientifica.