A Casa di Lucia | IL CASO SERGIO CANESCHI Una storia di ordinaria ingiustizia
8
product-template-default,single,single-product,postid-18047,theme-bridge,bridge-core-1.0.2,no-js,woocommerce,woocommerce-page,woocommerce-no-js,ajax_fade,page_not_loaded,,vertical_menu_enabled,qode-title-hidden,side_area_uncovered_from_content,transparent_content,columns-4,qode-theme-ver-18.0.4,qode-theme-bridge,disabled_footer_top,wpb-js-composer js-comp-ver-5.7,vc_responsive

IL CASO SERGIO CANESCHI Una storia di ordinaria ingiustizia

Lehner si è talmente immedesimato in “Sergio”, al punto da scrivere il libro in prima persona, dove la prima persona non è chi racconta la storia, cioè Lehner, ma il personaggio principale della storia stessa, l’imputato-vittima Caneschi. Il primario è stato arrestato il 16 maggio 1994. Secondo l’accusa aveva convinto, istituendo addirittura “un sistema”, numerosi pazienti facoltosi a scegliere di farsi operare in una clinica privata anziché nella struttura pubblica.

Categories: ,
Description

Sì, “Caso Caneschi”, perché di caso si tratta, come altri episodi di ordinaria ingiustizia rappresentano la metafora del “caso Italia” e della cosiddetta rivoluzione giudiziaria di questi anni. Lehner ha voluto raccontare la storia di questo stimato chirurgo toscano che, per trentasette anni, ha curato centinaia di persone a Milano e riscosso riconoscimenti in tutto il mondo. Negli ultimi otto mesi della sua vita, per, è diventato un mostro, un ladro, addirittura un killer. “Franz Kafka è un autore verista – dice Lehner – rispetto a quanto è successo a Sergio. Nel ‘Processo’ ci sono tutte le distorsioni e i paradossi della giustizia ingiusta, ma la visione kafkiana non arriva alle vette del caso Caneschi.

× Ciao!