A Casa di Lucia | GIOVANNI EPISCOPO
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GIOVANNI EPISCOPO

Si narra di una storia di dipendenza, di lacrime, di crudeltà, di amicizia, di amore filiale, di sentimenti forti, con un linguaggio lirico, antico, drammatico, strappalacrime. La prosa di D’Annunzio è, come sempre, elegante e scorrevole ma riesce a rendere vivido e palpitante il lungo monologo, lasciando al lettore un senso di compassione e tristezza.

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Description
Giovanni Episcopo è un impiegato che conduce una vita mediocre e cerca di svagarsi coi suoi colleghi cenando tutte le sere nella medesima pensione. Lì conosce una cameriera giovane e piacente, Ginevra, di cui si invaghisce e che poi sposerà. Giulio Wanzer, di cui Episcopo subiva il fascino in quanto persona risoluta e aggressiva, aveva sottratto dei soldi dalla Tesoreria ed era scappato in Argentina. Ginevra comincia a mutare carattere e diventa più crudele. Per i problemi familiari, egli trascurerà i suoi doveri in ufficio e, dopo qualche ammonizione, verrà licenziato. Egli, così, inizierà ad affogare le sue frustrazioni nel vino, ed una sera, quando il suo vecchio amico Wanzer busserà alla porta e si installerà in casa sua, succube della sua personalità, non riuscirà a muovere un dito. La misura sarà colma solo quando Wanzer alzerà le mani sulla moglie e sul figlio: Giovanni prenderà un coltello dalla cucina e ucciderà l’intruso.
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